Sui prodotti Apple (iPhone, iPad, Mac e compagnia bella) deve valere la stessa garanzia di conformità del venditore che vale per tutti gli altri prodotti venduti in negozio e online. Una garanzia di due anni, come previsto dal codice del consumo, e non di un anno soltanto (quella del produttore), l’unica ammessa fino ad oggi dalla multinazionale americana. Una pratica che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto “scorretta” e che l’ha portata a sanzionare diverse società del gruppo Apple per complessivi 900 mila euro.
Pratica commerciale scorretta
L’articolo 130 del Codice del Consumo parla chiaro: sui prodotti acquistati in negozio o sul sito del produttore la garanzia per i difetti di fabbricazione è di due anni. Non è però quello che, fino a oggi, diceva Apple ai suoi clienti, sia quelli che entravano nei negozi, sia quelli che acquistavano iPad, iPhone e altri prodotti direttamente sul sito della mela. I commessi dei punti vendita Apple avvertivano il cliente che i prodotti venduti erano coperti da una garanzia commerciale Apple della durata di un solo anno (omettendo di fornire informazioni sull’esistenza della garanzia di conformità) e proponevano addirittura l’acquisto di una garanzia extra a pagamento per estendere la copertura per ulteriori 12 mesi. Una proposta, quest’ultima, che unita alla mancata informazione sulla garanzia di due anni ha fatto scattare un’ulteriore sanzione.